lunedì 26 novembre 2012

Bollettino di navigazione, 26 novembre, secondo anno in mare



Scrivo in vece dei capitani perchè se non comincio così poi Peta si sconvolge e siccome è in dolce attesa non è il caso. Ma appena nasce il piratino... eh eh eh... non sapete cosa vi aspetta... altro che vermiculite...

Questa settimana il vascello conferma la sua nuova formazione dopo il mercato di fine anno. C'era un'offerta 3x2 di pirati al supermercato dell'isola di Tonga, così il capitano ha pensato di rinnovare la ciurma: ha cacciato qualche vecchio pirata in dei barili, mentre era sbronzo, e ci ha scritto sopra 'sardine'. Poi li ha scambiati per torte con dentro belle figliole compiacenti. Quando ha aperto le torte ne sono usciti energumeni dal cappello e i baffoni, falconieri e franceschi e pigidi. Il capitano li ha comunque arruolati nella cabina da pole dance e danza del ventre in fondo al vascello, ma questa è un'altra storia. Brutta, anche.

Salutate i nuovi venuti con un "Ahrrrrr!" in Giuramento.

Lo so che, dannati beoni dall'alito ammazzakraken, vi cacciate tutti in Taverna appena potete. Lì si è parlato dell'iniziativa regala un racconto per natale, del perchè il pesce adesso è rosa e di tanto altro. Si è anche parlato di Pisa in Festival.

Quando il capitano vi becca e vi caccia fuori, c'è da leggere in Libri sul comodino quattro nuove recensioni (o pseudo tali), e tre nuovi racconti in Spazio autori.

Prende sempre più forma il Scrittura assistita il romanzo di Elisa, dovremmo essere già a metà!

Per quanto riguarda nuovi progetti invece, in Scrittura collettiva c'è stato uno spunto su un contest sul libro game che è sfociato in una discussione sulla scrittura collettiva (argomento che torna fuori ciclicamente, prima o poi riusciremo a combinare qualcosa di concreto, io non mollo se non mi buttano a mare prima... e sappiate che sono anche un buon nuotatore).

Il V contest "Vasco Rossi, il culo di Belen e il gattocane" è invece bello attivo in Area contest, c'è ancora tempo, avanti pirati! Onore e gloria al vincitore!

Beh, adesso come tutte le settimane lasciatemi in pace che devo andare in tecnica dove, oltre a un pirata che chiede consigli su come descrivere un combattimento, sta per arrivare il nuovo spunto di Yukie. Siamo in doppia cifra, ormai!

Quindi, concludiamo: suggerisco ai capitani di evitare di appiopparmi malattie stravaganti, che su una nave isolata e sperduta in mezzo al mare non è una cosa furba. Lo so che il capitano Anne si è procurata nell'ultimo arrembraggio alle coste del Madagascar una tuta anticontaminazione NBC, ma io gli ho fatto un buchino, sicchè (come direbbe lei)... Capitano avvisato fa buon brodo. Alla via così!

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lunedì 19 novembre 2012

Bollettino di navigazione, 19 novembre, secondo anno in mare



Scrivo in vece dei capitani perchè... bzzz... non ricevo... riprova e controlla... (non lo sapete che sono un automa?)

La nave continua a filare come il vento che sferza sulla faccia la pioggia ormai fredda d'autunno. Hai voglia a dire ai capitani di fare rotta verso le Bahamas.

Questa settimana due nuovi imbarchi e una reincarnazione che ci fa molto piacere. Ululategli le vostre peggiori ballate piratesche in Giuramento.

Le solite chiacchiere ne L'ora del tè dove si riprendono vecchi argomenti, mentre in Taverna si parla di extraterrestri, ereader, programmi e libri game. E non dite che non siamo un forum vario.

Ma parliamo di libri (e affini): tre nuove recensioni in Libri sul comodino. Poi da leggere a palate in Spazio autori: almeno cinque racconti nuovi (tanto più di cinque non so contare), più le prime puntate di un racconto di Contastorie (ex Senzanick) e un nuovo capitolo del libro di Peta.

Si passa poi per il romanzo in Scrittura assistita di Elisa, da leggere e commentare. E via a studiare in tecnica l'ultimo spunto di Yukie sul mezzalogo, più discussioni sull'editing, narratore e punto di vista. Ancora si parla di nuovi contest, libri game e scrittura collettiva in... Scrittura collettiva.

Ma siamo pirati, e viviamo per le sfide. Per cui: ancora in corso il nostro contest 'Vasco Rossi, il culo di Belen e il gattocane' (scusate la parola gattocane), e sta scadendo (ma stiamo aspettando i ritardatari) la nostra sfida 'Le mille morti dell'uomo delle stelle'. In Area contest, solo per voi.

Ho detto tutto? Direi di sì, a parte che la nave pullula di fermento e di nuove proposte. Chissà quali mari ci porteranno a navigare. E allora lo dico o no lo dico? Ma sì che lo dico. No, non lo dico. ... Alla via così!

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venerdì 16 novembre 2012

Intervista ai due capitani di Pescepirata

Anne e Black.

Girovagando per la rete ho incontrato questo forum letterario svalvolato: Pescepirata.it.
Ho quindi deciso di intervistare i due Capitani…

Ci siamo incontrati nella stiva polverosa della nave [dov'è lo sguattero? C'è di che sgridarlo] davanti a due birre doppio malto e un alligatore [no, non la bestia, il drink, sono una pirata di classe, io!].

Lutastyle: Mi sembra francamente stupido chiedere da dove è nata l’idea di PescePiratA. Allora vi chiedo: come vi siete incontrati voi due matti capitani?

Black Bart: Matti a noi? Scherzi vero? Noi siamo dei letterati a modo, non le vedi le facce emaciate da ore passate sui libri in biblioteche dimenticate da dio?
È una storia lunga, siediti. Era da poco finita la baldoria dell’82, tu eri nata? Be’ insomma, c’erano stati i mondiali, l’Italia aveva vinto ma io facevo il tifo per il Brasile… Ma come si fa a fare il tifo per il Brasile l’anno in cui vince l’Italia?! Mentre Anne allora odiava il calcio, più che altro faceva motocross con mezzi abbastanza improbabili… i fratelli erano davvero spericolati! Ecco, per fartela breve… più tardi l’Italia ha collezionato un sacco di sconfitte in un momento che poteva massacrare chiunque. E Sacchi chi l’aveva messo in nazionale?! Anne intanto si drogava, roba di poco conto. Primi amori… solite cose. Ah la ninfomania! Primavera, estate, e poi di nuovo primavera. Le stagioni non erano più le stesse! Poi un giorno mi sono svegliato e mancava qualcosa. Mi sono chiesto: cos’è che manca? Mancava Pescepirata e allora l’abbiamo creato. Io e Anne, sì come il film di Woody Allen.

Anne Bonny: Purtroppo il segreto professionale mi obbliga a non dire che BB (ndr Black Bart) in quel periodo veniva in terapia da me, aveva diversi problemi tipo quello di non accettare la sua verginità pur avendo già due figli.

Lutastyle: No, in effetti non ero nata nell’82! Quindi, PescePiratA è nato grazie a Sacchi in Nazionale e la ninfomania di Anne. Un prodotto di elevato spessore culturale, non c’è che dire.
E gli utenti? Come li avete pescati? Chi è il vostro fornitore di articoli per la pesca?

Black Bart: Te lo ricordi Sampei? Fottuto piccolo giapponese. Pescava pesci enormi! Quando ho provato non tiravo su nemmeno le acciughe. Ti piacciono le acciughe? Le adoro!
Gli utenti arrivano per caso, qualcuno parla di noi come un covo di pazzi. Arrivano, bussano alla porta e dicono OOOOHHHH. Tanti scappano, i più coraggiosi si presentano e diventano pirati a tutti gli effetti. Stiamo coltivando un bel gruppo di amici, si può dire amici o la De Filippi ci querela?

Anne Bonny: Come si sono trovati gli utenti? Grazie alla ninfomania direi… meglio di Google!

Lutastyle: Sì, in effetti anche io sono arrivata grazie alla ninfomania, si può dire. Ma a parte questo e anche a parte Sampei. Amici-colleghi, alla fine la filosofia è proprio quella, no? Una rete di amici che condivide informazioni. Insomma, è un po’ come essere attorno a un tavolo e dire: «Oh, Black, mi passi il sale? Grazie, sai, pensavo che non sarebbe male ambientare il mio romanzo tra Torino e Roma, tu che ne pensi?» «Passami l’olio. Beh, però con la trama che ha Genova sarebbe l’ideale… no?» e così via per tutta la serata, no? Una grande comune di pazzi che si confrontano e si sostengano a vicenda. In barba alla solitudine competitiva. (Ammazza che definizione!)
Descrivete il vascello in 140 battute. Un temino, suvvia, come a scuola!

Black Bart: Sì, dai, in effetti sembra una grande tavola davvero. Tutti che urlano: “passami il saleeeee” “dammi l’oliooooo”, ma nessuno che si arrabbi per questo sale che gira, gira, gira, gira, giraaaaaaaahhhhhh. Grandi risate, gente che non si prende troppo sul serio, uno si alza in piedi sulla sedia e si mette a cantare! L’altro che beve il vino dal bicchiere di un vicino con una cannuccia lunga un metro… Hai presente il file sharing? Qui di sharing c’è l’esperienza, la conoscenza, come dire, non siamo dei fenomeni ma insieme possiamo mettere in crisi perfino Baricco! (Hey ciao Ale, tutto bene?).
E la sai la figata?? Non ci crederai: alla fine non passa nessun cameriere col conto! (tutto gratis!)

Anne Bonny: esatto il nostro propulsore è proprio il principio di condivisione che è poi la base dell’web 2.0 (di cui in tanti, forse troppi, parlano). Condivisione, partecipazione, autoregolamentazione tutti termini a noi cari. Come un banchetto dove ognuno mette a disposizione le sue portate, si scambia le ricette e si chiacchiera di tutto tra un bicchiere e un altro… a proposito che vino hai portato?

Lutastyle: Ho del barolo, una buona annata… ne ho un paio di bottiglie, occhio a non sprecarlo che è vino buono! Mi sono portata dietro del barolo chinato e dei tartufi di cioccolato per il dopo pasto! E passo sopra al fatto che avete sforato alla grande il limite di battute… tiè un cioccolatino!
Occhei, a parte il cibo… cosa vuole diventare da grande PescePiratA?! Insomma… si pubblicherà col “bollino pirata”, una sorta di bollino Chiquita?! Ci avete pensato, immagino, sì?
Ah, Anne, è finito il Calvados nella stiva. Non so proprio chi ne beva così tanto…

Black Bart: Be’, chi può dirlo cosa diventerà Pescepirata. Potrebbe diventare un trampolino di lancio per giovani talentuosi, potrebbe diventare una comunità letteraria rispettata, potrebbe perfino diventare un raggio di sole in un mondo grigio che sembra andare allo sfascio. Oppure potrebbe diventare un cavallo da corsa. O un gambero. Ti piacciono i gamberi?
Ci divertiamo, questo è certo, quindi la cosa di per sé ci basta. Il bollino? Stai parlando del fantomatico bollino “Pescepirata Approvato”? Chi ti ha fatto la soffiata?
Non ne ho mai sentito parlare!

Anne Bonny: So da dove arriviamo ma non dove andremo, soprattutto quando al timone è il turno di BB + Calvados. Ma da principio quando BB (ricordiamo veniva in terapia da me) ebbe l’intuizione di fare un forum letterario di scrittura ed editing collettivo, ho puntato molto su questo cavallo di razza e ci ho creduto da subito; poi il resto viene da sé ogni giorno ce n’è una nuova, nel Quartiere Generale se ne vedono delle belle grazie anche al mitico staff che ci dà input, sostegno… insomma Bruno, Yukie, Peta, MasMas si fanno un mazzo tanto mentre io e BB scoliamo formati magnum di tutto ciò che è alcolico.
Lutastyle: Nessuna soffiata, vi spio! E apprezzo che Anne abbia citato lo staff, parte importante di ogni forum!
Come vengono selezionate le “vittime” dell’editing collettivo?

Black Bart: lanciamo un pesce in aria e se cade sul racconto lo editiamo se cade fuori lo mangiamo. Il racconto. Poi il pesce torna nell’acquario perché noi amiamo i pesci. Specie se rossi. E con il dentino. A te piace il pesciolino col dentino? L’ha disegnato Anne Bonny, è un genio con la grafica! Come le locandine dei contest
Anne Bonny: Sì, sì è proprio una casualità come dice BB, credevi che i racconti li leggessimo per valutarli? ah ah ah (proprio così la risata: discontinua e maligna)
Tutti nello staff (tranne me) leggono e poi segnano in una lavagna enorme i buoni e i cattivi… io nel frattempo spargo soprannomi a tutti, ne sa qualcosa la GranGnoccaVenerabile del Vascello.

Lutastyle: La GranGnocca Venerabile del Vascello deve essere una che conta, o forse che canta (quando la fate ubriacare)!
Il pesce col dentino è un amore e la locandina del contest è una roba che non si può descrivere ma solo mostrare a chi ancora non l’ha vista.
Parliamo proprio del contest: quale mente malata l’ha partorita?! Come? Perché?! Quanto vi piace mostrare in giro quante siete fighi e all’avanguardia? Insomma… parlatemene! (E salutatemi la GGV!)

Anny Bonny: Eccomi scusa, BB è andato un attimo in bagno a partorire qualche altra idea (ops l’ho detto).
Intanto se vuoi ti intrattengo con della musica, ti piace la musica klezmer? Io la adoro me l’ha fatta conoscere un caro amico che ancora non è iscritto al forum, ma ti rendi conto? Nel 2011 c’è ancora gente che non è iscritta a PescePiratA.it!

Black Bart: Eccomi (rumore di sciacquone)! La GGV per pescepirata è come uno dei pistoni per un motore. Senza: va piano, va male. Con: va fuori strada!
L’idea del concorso l’abbiamo copiata, noi copiamo tutto, non ci piace pensare! Ahahah dai scherzo!


Beh, non c’è che dire. Sono svalvolati e nessuno lo ha mai negato… e voi? Siete pronti a essere contagiati dal virus-piratesco?

Lutastyle. 



Intervista fatta per house of book.
Il forum pescepirata lo trovate qui.

Le interviste di questo blog son qui
Le interviste sul forum (tantissime, spassosissime) le potete leggere qui.

Se volete partecipare a questa strana community che fa del gratis il suo credo, che aiuta gli autori a capire i propri punti di forza e i punti deboli, vi fa valutazioni di ciò che scrivete, vi supporta nella scrittura e vi può aiutare a migliorare. Una community che collabora con editori seri e può proporre i lavori in cui crede. Un luogo in cui partecipare a concorsi letterari bizzarri (avete visto il nuovo contest che scade il 15 dicembre?), ha luoghi di discussione sulle tecniche di scrittura e luoghi in cui socializzare e condividere la passione della lettura e della scrittura. Be', iscriviti!

Pescepirata ti aspetta!
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lunedì 12 novembre 2012

Bollettino di navigazione, 12 novembre, secondo anno in mare



Scrivo in vece dei capitani perchè ormai è Natale (non siete stati in un centro commerciale a comprare i panettoni? Sono fuori da tanto tempo che ormai scadono) e volevo fargli un bel regalo. Ma poi questo è l'ultimo, eh? Al massimo un altro ancora, per il compleanno, uno ciascuno, ok? Sì, poi per i figli e i consorti, ma... Beh, anche i genitori, va bene... Il santo patrono? L'onomastico, la festa del paese, il ballo delle debuttanti? Va beh, ho capito.

Ehiiiii! Mi sentiteeeee? Questa settimana la nave vola con il vento in poppa come non ha mia filato. Sembra saltare sulle onde come un pesce volante ipertrofico sotto anabolizzanti. C'è stato un surplus di utenti, discussioni, vecchi argomenti ripresi. Uau come si filaaaaa!

Una nuova squadra di pallavolo si è iscritta questa settimana. Salutateli a dovere in Giuramento.

Da dove continuare poi? Tante belle chiacchere per un inizio leggero? In Taverna si parla di ogni: ereader, film e altro. In Mondo web un nuovo utente ci mostra il suo booktrailer, mentre in Esperienze editoriali si parla di recensori a pagamento (mah), ma anche di kerika e della sua avventura alla Piemme (yeah!) e di presentazioni editoriali.

(uno, due, tre, qua... cinque, quattro... otto... cacchio, se non fossi stato a casa alla lezione della scuola serale per imparare a contare) In Spazio autori c'è tanta di quella roba nuova che non ho voglia di contarla. I nuovi utenti ci propongono diversi cose loro, con gustose incursioni dei vecchi. Sarà dura quando dovremo nominare il racconto del mese. In News & Rum Peta ci tiene aggiornati sul gossip di questi tempi (anche un pirata deve essere al corrente di certe cose, eh!) Andiamo più sull'impegnato in Libri sul comodino, con una nuova recensione più una pre-recensione e una recensione tributo a Stoker.

Ancora: in tecnica, accanto ai mitici Spunti di Yukie (aspettiamo con trepidazione il nuovo), si torna a discutere di punti di vista, voce narrante e tempi verbali.

E al lavoro: in Scrittura assistita c'è sempre in ballo il romanzo di Elisa, ma si parla anche di Giuseppe e del suo romanzo completato qui con noi. In Area contest si è prolungata la scadenza della sfida 'Le mille morti dell'uomo delle stelle', c'è tempo ancora questa settimana; accanto al nostro contest ufficiale, 'Vasco Rossi, il culo di Belen e il gattocane'. Tutti da partecipare!
Invece Editatemi senza grosse novità, ma sempre con lavori in corso... in corso.

Occhei! Mi sentite? Il vento vi ulula troppo nelle orecchie? Io non sento niente, potremmo provare a chiedere al capitano se possiamo un po' rallentare! Oh, Capitano, che dici? Non sento, andiamo troppo forte, il vento... Purè? Togliere... il purè... dalle... orecchie. Ah, sì, adesso sento meglio, già. Sì ma, non è colpa mia, a furia di pelare le patate con il pelapatate laser a fotoni qua ci navighiamo nel purè! Sì lo so che serve per imparare l'arte marziale della penna stilografica. Beh, comunque adesso che so che mi sentite tutti posso dirlo: alla via così!
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sabato 10 novembre 2012

Vip... arlando




Nella settimana in cui l’America festeggia il quarantaquattresimo Presidente, non potevo che parlare di cose serie.
Anche perché, effettivamente, in Italia di cosette ne accadono eccome.
Ligabue si è tagliato i capelli! E sì, proprio così. E, nonostante ad alcuni di noi, amanti o meno della sua musica, la notizia ci sia rimbalzata addosso così come la SNERVANTE pallina di Boing, alcuni dei suoi fan hanno preso malissimo la notizia, pensando, probabilmente, che fosse uno dei segni apocalittici previsti per quest’anno. A nome di tutti ci tengo a tranquillizzare i fan del nostro cantante nazionale: Liga non è una Barbie… i suoi capelli ricresceranno.
Parlando di Barbie, non potrà certamente essere passata inosservata la notizia della “dolce attesa” di Belen. E ‘sti ca… direte voi, però vi sfido a non ammettere che venir fuori da una farfalla deve essere un’esperienza bellissima.
Certo, ultimamente, di “dolci attese” ce ne sono una caterba… Belen, Laura Pausini, Karmen Russo ed Enzo Paolo Turchi (che –visto mai mi legga- pregherei di rivolgersi finalmente ad un parrucchiere, ho sentito che Liga ne conosce uno) Raffaella Fico, Paola Cortellesi ed altre ancora.
Sono certa che anche voi sarete giunti alla mia stessa conclusione: in TV non danno più un caz… e quindi si ricorre ai gran bei vecchi metodi per passare il tempo. Effettivamente, guardare un ottantenne Terence Hill che va a caccia di cinghiali, è eccitante quanto mordere un limone crudo. Voi direte “Sì vabbè… mica c’è solo quello in tv!”. Avete ragione. Soprattutto il sabato ci si diverte un sacco ad ascoltare dei bambini che invece di cantare Lady Oscar, cantano Perdere l’AmoreChe poi io non sono del tutto convinta che siano davvero bambini… Per me sono i parenti canterini di Brunetta, e una volta mi è parso di riconoscere proprio lui che cantava “Chi non lavora, non fa l’amore”!
Oppure potremmo guardare la De Filippi che con voce soave (???), costringe una vecchia vedova a prendere un caffè con un vecchio vedovo con il quale aveva ballato un liscio centocinquant’anni prima… Ma dai, come si fa? Lo sanno tutti che il caffè fa male ai vecchi! ;)
Certo ormai in tv ci possono arrivare davvero tutti vecchi e giovani… come ad esempio Niccolò Torielli. I punti di domanda aleggiano sulla vostra testa, eh? Ma dai… Niccolò Torielli??? Ex Iena… Quello che ti costringe a mangiare la Simmental… Quello che presenta, un programma su Italia 1, chiamato “Archimede” e imita, vagamente, Jim Carrey.
E poi ti credo che tutti coloro che la tv, o lo spettacolo, già lo fanno, si vedono costretti a svelare le cose più disparate per non cadere nell’oblio. Forse per la presenza di Niccolò Torielli, o forse per sua spontanea volontà… Arisa ha confessato che potrebbe essere bisessuale. Arisa, proprio lei. Quella che cantava Sincerità con la voce di Heidi a cui hanno schiacciato un piede. Quella che vestiva gonne assurde e montature di occhiali ancora più assurde. È bisessuale. E fin qui, onestamente a me… Il fatto è che ha fatto un vero è proprio appello affinché qualche donna ci provi con lei. Certo però che questi vip hanno delle pretese assurde!
Comunque mi sa che si è già pentita… peccato, avevo notato un luccichio negli occhietti di voi lettrici…
Probabilmente questi non vi sono sembrati veri scoop, ed effettivamente avete ragione. D’altronde ultimamente non è accaduto molto altro… Nessun politico ha rubato; nessun ladro è entrato in politica; nessun gol (regolare) è stato convalidato e dopo quasi un minuto annullato… né, viceversa, nessun gol FUORI GIOCO, è stato convalidato senza batter ciglio… proprio nada de nada!

Beh, forse sarò sembrata a tratti sarcastica e velenosa, ma in realtà io amo questo gossip leggero e in fondo, molto in fondo, sono una persona buona… :D
Auguro di cuore a Belen e tutte le donne incinta, una gravidanza serena e felice. Auguro a Ligabue che gli ricrescano i capelli, a Terence Hill di diventare il prossimo tronista della De Filippi e a Niccolò Torrieli di farsi spazio nel mondo della TV. Auguro ad Arisa di trovare una bella spasimante e auguro al calcio di tornare ad essere solo un gioco.
Infine auguro a tutti voi un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo. (Mi porto avanti, non si sa mai ci avessero preso con la storia della fine del mondo!).

Peta

Liga

Belen - Karmen Russo-Enzo Paolo Turchi - Pausini - Fico

Cortellesi

Torielli

Arisa

Calcio

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giovedì 8 novembre 2012

Racconto del mese: OTTOBRE


Highlander - Chi di giallo ferisce...

Di Elisa Minì

- Credevo che avessi preso un giallo caldo.
- Perché? Cos'ha che non va questo giallo?
- Non è quello che volevo e poi questo colore fosforescente non è adatto al salotto.
- C’erano centomila gradazioni di giallo, ho preso quella che mi sembrava più calda.
- Stai confondendo il caldo con il catarifrangente.
- Beh, la prossima volta ci vai tu a scegliere la vernice!
- D’accordo la prossima volta ci vado io non dubitare, ma mi spieghi perché hai già dipinto le pareti? Non potevi aspettare me?
- Ma se mi hai messo fretta, mi hai perseguitato per giorni perché volevi la tua vernice e ora che ce l’hai non ti va bene. Cazzo!
- Volevo che la stanza fosse finita prima dell’arrivo dei miei, che c’è di male? Come potevo immaginare che avresti comprato una roba così... abbagliante. Se fisso un punto qualsiasi mi viene il mal di testa!
- Fai una bella cosa, vai tu a scegliere la vernice, gialla e calda quanto vuoi e poi ridipingerò le pareti. Che vuoi che sia, su per giù venti ore di lavoro.
- Questo perché sei lento come...
- Come cosa? Dipingitela tu la stanza signora so far tutto meglio io!
- Certo, domani vado a cambiare i barattoli ancora sigillati.
- Ma si vai a cambiarli, vedrai che lo faranno di certo, dopotutto è solo una vernice personalizzata, non ti diranno di no.
- Appunto. Potresti scendere da quella scala?
- Ma dove vivi?
- A te piace questo color angoscia? Sii sincero, ti piace davvero?
- No, lo sai che mi piace solo il viola.
- E allora perché?
- Perché cosa?
- Come mai ho la sensazione che mi stai prendendo per il culo?
- Forse perché hai la coda di paglia.
- L’hai fatto apposta!
- Di cosa stai parlando?
- Si, l’ hai fatto apposta. Hai comprato una vernice orrenda perché sapevi che non mi sarebbe piaciuta.
- Ehi, ti ricordi? Io sono quello con un neurone solo, l’hai detto tu, ho una mente semplice e monografica, non potrei mai partorire un ragionamento così contorto.
- Quindi non l’hai fatto apposta.
- No.
- Allora non hai il minimo gusto.
- Esatto, a me piace solo il viola, tutti gli altri colori non hanno senso, per quante gradazioni e sfumature si possano fare.
- Non si è mai sentita una cosa del genere.
- Lo dici tu, c’è tanta gente che vive bene con le pareti di casa bianche, non ha bisogno di avere altri colori intorno a sé, perché il bianco dà loro tutte le soddisfazioni di cui hanno bisogno.
- È una polemica camuffata da metafora della vita?
- Sarebbe? Sai il mio neurone...
- L’hai appena detto, c’è gente che vive tutta la vita con il bianco senza desiderare qualcosa di diverso, vive una vita piatta e incolore fino alla fine dei propri giorni senza chiedersi come sarebbe cambiare colore alle pareti, senza porsi domande. Colazione, pranzo, cena, nanna, buongiorno e buonasera. Fine dei giochi.
- Non volevo fare nessuna metafora, il mio neurone da solo non è così bravo, mentre tu te ne stai lì a scrivere un trattato di filosofia, a pontificare, a insegnarmi come si fa a vivere. Sai una cosa? Si vive bene anche con le pareti color merda, basta farci l’abitudine, basta non pensare che un giallo caldo sarebbe meglio.
- Bene, mi sembra che non abbiamo più niente da dirci.
- Sul giallo no di certo. E quando arriverebbero i tuoi?
- Te l’ho già detto, arrivano venerdì. Dì al tuo neurone di prendersi una segretaria.
- E tu dì ai tuoi neuroni spocchiosi che sono lì, nella stanza dei bottoni, a fare le convention sul nulla, che forse sono tanti e l’unione fa la forza, ma tutta quell’acidità li porterà all’odio, si scanneranno, si massacreranno fino a che non ne rimarrà soltanto uno...
- Highlander!
- Proprio lui.
- Così il mio neurone e il tuo potranno uscire a bersi una cosa.
- Esattamente.
- Venerdì arrivano i miei. Puoi fare in modo che questa stanza non sembri dipinta con uno Stabilo Boss?
- Non so se potrò, venerdì è dopodomani e in fondo non me ne importa un accidenti della stanza, dei tuoi e di te con i tuoi neuroni isterici. Visto che la casa è di tutti e due, la dividerò in due parti. La tua avrà le pareti calde e i contenuti freddi, la mia sarà fosforescente, pazienza, ma il mio neurone ci starà benissimo.
- Sei il solito esagerato.
- Domani per andare in camera da letto dovrai passare dal bagno tesoro. E i tuoi dovranno dormire nel ripostiglio.
- È tutto?
- No. Il mio neurone mi suggerisce frasi indicibili ma ho deciso di tacere. Adesso lasciaci soli, ci serve assoluto riposo, domani sarà una lunga e rumorosa giornata. Non guardarmi così. Non toccare la scala!
- Domani non sarà una giornata rumorosa ma solo lunga. Tutti penseranno a un incidente. Oh, poverino, si è rotto il collo dipingendo una parete gialla abbacinante come un flash. I miei saluti al tuo neurone!



LA NAZIONE. 2 NOVEMBRE 2010.
Coppia fiorentina muore per un inspiegabile incidente domestico. Marco G., mentre dipingeva una parete del salotto ha perso l’equilibrio sulla scala ed è precipitato addosso alla moglie, Anna S.. In base alle ricostruzioni della Polizia, i due sono morti sul colpo, battendo la testa l’uno contro l’altra. Sono stati ritrovati ricoperti di vernice gialla fosforescente. L’ispettore a capo delle indagini ha commentato così l’incidente: ‘Si è trattato di una clamorosa fatalità, la più singolare della mia carriera. Si esclude ogni movente omicida’.




www.pescepirata.it
Qui il racconto sul forum con tutti i commenti.

Questo è SPAZIO AUTORI, in cui postando un racconto riceverai un feedback e parteciperai automaticamente alla votazione del racconto del mese.
La votazione del racconto del mese di Ottobre.


lunedì 5 novembre 2012

Concorso letterario per racconti



BANDO, PREMI, REGOLAMENTO.

PescePiratA.it presenta il quinto contest Letterario:
"Vasco Rossi, il culo di Belen e il gattocane!"
REGOLAMENTO:

Lunghezza: compresa tra 2000 e 10000 battute, spazi compresi.
Istruzioni: i partecipanti devono scrivere un testo in cui devono essere presenti almeno 4 delle "chiavi" sotto riportate.

- "Sei fuori di testa!" (battuta di dialogo)
- Culo di Belen (terzetto di parole da usare)
- Vasco Rossi (un personaggio deve avere la passione per Vasco o ci deve essere una sua citazione)
- "Baciami le chiappe!" (battuta di dialogo)
- gattocane (personaggio)
- filo spinato (coppia di parole)
- "Ti amo" (battuta di dialogo)
- il tresette (gioco delle carte, da inserire nel racconto)
- Calzino bucato (coppia di parole)
- Smith and Wesson (oggetto)
- "Ti faccio esplodere il cranio!" (battuta di dialogo)
- piede mozzato (oggetto)
- pianeta rosso (oggetto)
- margherita (oggetto inteso come fiore)
- bambina dai boccoli biondi (personaggio)


I racconti che non conterranno almeno 4 delle chiavi qui sopra saranno esclusi dalla competizione. Saranno assegnati 2 voti extra (bonus) per quei racconti che conterranno tutte e 15 le chiavi.
Le chiavi dovranno essere evidenziate in grassetto nel corpo del testo.

N.b.: se una chiave comprende 3 parole (es. culo di Belen) le tre parole devono essere usate insieme.
Es.: - hai visto quel posteriore? Sembra il culo di Belen!
Non va invece bene: -hai visto quella? Sembra una che ha un culo che assomiglia a quello di quella tipa che si chiama Belen .
Le battute di dialogo devono essere usate tali e quali senza aggiunte di parole. E' possibile invece aggiungere un inciso o un testo fuori dalla battuta (es.: "Ti amo", disse pincopallo).
Per gli oggetti: devono esserci, punto. Se poi il piede è un piede tranciato poco importa, deve esserci un piede mozzato ma lo potete chiamare anche "arto inferiore tagliato".

Genere: libero.
Scadenza: 15 Dicembre.

Premi: Ai primi TRE RACCONTI classificati saranno assegnati i seguenti premi:
1°-2°-3°: T-shirt con logo rosso di pescepirata e testo personalizzato (nickname + pos in classifica)

Giuria: i racconti verrranno giudicati da una giuria popolare attraverso un sondaggio.
Tutti i racconti devono essere inseriti come allegati dentro a questo forum.

Tutti i partecipanti dovranno spedire la liberatoria qui allegata a staff@pescepirata.it pena l'esclusione dal concorso, la liberatoria può essere compilata in modo informatico oppure compilata a mano e scannerizzata oppure il testo contenuto nel file può essere copiato e incollato dentro ad una mail e spedita all'indirizzo sopra riportato. E' importante compilarla anche e soprattutto per darci i dati per il recapito dei premi.
Ricordiamo che la liberatoria per l'uso dei racconti NON è esclusiva, quindi potete usare e pubblicare il racconto anche in altre sedi.

Vi aspettiamo!

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Bollettino di navigazione, 5 Novembre, secondo anno



Scrivo in vece dei Capitani perchè ormai è la fine del mondo, lo sapete no? Cioè, capisco che siano un po' scossi, no? Tanto da fare, tanti problemi; così gli do una mano, va, perchè in fondo sono buono. Ma dopo la fine del mondo, beh, dopo... ne riparleremo.

Questa settimana tante cose ancora in ballo, e tante novità. Primo, sembra che il Capitano abbia ritrovato il cervello. Se leggete tra le righe dell'intervista a Gianluca Morozzi troverete la soluzione. Il Capitano ci ha anche promesso di svelarci tutto questa settimana...

Intanto, tre nuovi imbarchi da salutare con lo schiaffo del soldato (virtuale) in Giuramento.

Nominato il racconto del mese in Spazio autori (lode a Elisa!), dove comunque ci sono sempre novità. Cercate anche la raccolta di Halloween di Fralerighe in Mondo web e guardatevi in Libri sul comodino un paio di recensioni.

Gli Spunti di Yukie sono sempre interessanti, in tecnica (in attesa del nuovo), così come c'è da lavorare su un paio di racconti di Steve in Editatemi e il romanzo di Elisa in Scrittura assistita.

Se poi volete provare a mettervi in gioco, scade il 9 la minisfida gialo-piratesca de Le millemorti dell'uomo delle stelle, in Area contest.


Novità delle novità in area contest potrete trovare ilbando per il nuovo contest!! 


Insomma, darsi da fare, su, che siamo uomini, non pirati! O forse siamo pirati? Sì eh? Beh, allora vi dirò solo: alla via così!

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giovedì 1 novembre 2012

Intervista a Gianluca Morozzi


La prima volta che ho avuto modo di “parlare” con Gianluca Morozzi è stato su facebook, mi pare due anni fa. Avevo letto di un romanzo il cui protagonista si chiamava Lajos (L'era del porco) e siccome lo scrittore veniva da Bologna mi venne da chiedergli se per caso c'era un riferimento a Lajos Detari. Il riferimento c'era eccome.

Lajos Detari era un calciatore ungherese, stratosferico, immenso. Uno che non ho mai capito perché non arrivò ai livelli di Maradona, aveva dei numeri che non ho mai visto in nessun altro. Nel 1990 giocava nel Bologna e io ero abbonato. Con un amico mi facevo da Toscanella (vicino a Imola) a Bologna in autobus (il 101, blu), partendo la domenica prima di pranzo. Eravamo i primi ad arrivare in Andrea Costa, portavo con orgoglio tipico del diciassettenne la sciarpetta dei Total Chaos.
Durante quella conversazione Morozzi mi raccontò di una trasferta mitica a Leffe in un campo dimenticato da dio, con un Bologna che lottava in serie C... insomma, passammo un po' di tempo a sproloquiare sulla nostra squadra del cuore come fossimo vecchi amici (il potere dei social network...).

Qualche anno prima la mia passione per i libri era cominciata con autori italiani, Brizzi, Culicchia, De Carlo e Baricco – autori antecedenti a Gianluca – per dedicarmi alla letteratura americana. Dai beat fino agli autori più attuali. Quando perciò parlai la prima volta con lo scrittore bolognese non avevo idea se fosse famoso e quanto.
Oggi credo di poter dire che Gianluca Morozzi, dell'ultima generazione di scrittori, sia uno dei più interessanti. Lontano dai salotti letterari e dal loro snobismo insopportabile. Uno che macina presentazioni su presentazioni, prima ancora che per tornaconto perché gli piace incontrare la gente. Uno che suona dal vivo Bob Dylan, che fa un programma radiofonico in cui mette dischi degli anni 70. Uno scrittore che che scrive qualsiasi genere, che plasma la letteratura contaminandola con il rock, il fumetto. Uno che continua a divertirsi senza montarsi la testa. Dici poco?

Via alle danze!


Gianluca Morozzi, scrittore bolognese, classe 71, musicista in una cover band di Bob Dylan, sceneggiatore di alcune graphic novel e appassionato di calcio, già una biografia alle spalle, milioni di presentazioni letterarie, una ventina di libri pubblicati e la pagina su Wikipedia... Eppure, nonostante una certa notorietà, ancora ti si descrive come scrittore underground. Forse non hai ancora raggiunto la fama di altri scrittori, perché? Cos'è che ti manca, qualche ospitata in televisione? Un bestseller?

Ah, beh, è molto semplice: non è ancora uscito il mio bestseller “L’uomo liscio”, e non è uscito anche per il piccolo dettaglio che devo ancora finire di scriverlo. Dopodiché, in ogni treno si troverà almeno un lettore per vagone con in mano L’uomo liscio, e tutti avranno una copia de L’uomo liscio e commenteranno certi passaggi esilaranti col vicino d’ombrellone.
Oppure dovrebbe uscire sui giornali la notizia di una mia torrida love-story con qualche giovane, bella e brava attrice emergente del cinema italiano. Anzi, rivolgo un appello: c’è qualche giovane, bella e brava attrice emergente del cinema italiano che vuole aiutare uno scrittore a uscire dall’underground e arrivare direttamente agli autogrill e ai centri commerciali?

Stai mica scrivendo un romanzo dal titolo “L'uomo Liscio”?

Be’, ti dirò: sì. Ed è un po’ un uber-romanzo, nel senso che ricompariranno anche alcuni personaggi vecchi in veste di comprimari di passaggio (tipo i Despero), ma soprattutto nel senso che è un romanzo interminabile ed eterno. Il primo capitolo è stato letto in pubblico ormai un anno e mezzo fa, e nel frattempo ho scritto altri cinque o sei romanzi… cercherò di dare un’accelerata quest’inverno.

Comunque per me dovresti farti qualche nemico, sei troppo buono! Prova a parlar male di qualche personaggio famoso, vedrai come aumenta la popolarità! Baricco ad esempio, l'hai visto ai comizi di Renzi? Me li vedo già i titoloni: “Morozzi attacca Baricco”. O Simona Ventura. No?

Oppure: Morozzi ripesca un racconto scritto a quattro mani con Paolo Alberti in un pub nel 1994 e fa causa agli autori di The truman show (è vero!). Poi ne ripesca un altro, e fa causa a Stephen King per un suo oscuro racconto. Poi fa causa a tutti quelli che hanno fatto un film con tre persone chiuse in un ascensore. Poi viene rinchiuso nel manicomio di Colorno noto come “la fossa dei serpenti”.

Niente, troppo buono!

Le polemiche tra scrittori ogni tanto mi ricordano un po’ i testi in cui i rapper insultano gli altri rapper. Io odio il rap. E l’hip-hop. E le derivazioni.

Rap... puah! Nel ns laboratorio di scrittura ci sono molti aspiranti scrittori che coltivano questa passione sperando di arrivare alla fatidica prima pubblicazione.
Prima di diventare scrittore-con-la-esse-maiscola scrivevi in solitaria o avevi anche tu luoghi in cui vivevi la scrittura come strumento di condivisione e socializzazione? Puoi raccontarci come viveva la sua passione il giovane Morozzi?


Il giovane Morozzi (che in questa occasione e solo in questa parlerà di sé in terza persona, come Formigoni o Conte) ha passato gli anni ’80 a scrivere racconti di fantascienza & horror su una macchina da scrivere antidiluviana di suo nonno. Macchina da scrivere mancante della lettera L, per cui i racconti avevano per forza titoli come Divoratore cosmico o Crociata su Marte. E gli anni ’90 a partecipare a concorsi letterari su e giù per l’Italia, spostandosi su macchinette scassate o treni espressi notturni per andare alle premiazioni. Ne ho fatti ottanta, di questi concorsi. Ne ho persi ottanta. E gli unici luoghi di condivisione e socializzazione erano i bar in cui, alla fine della premiazione, gli aspiranti scrittori sconfitti andavano a lamentarsi della giuria e del vincitore. C’erano i bukowskiani, che bevevano molto, i tondelliani, che ascoltavano timidi, le silvieballestre, con un look da centro sociale, le santacrociane, con un look da incarnazione tossica della Morte, i poeti (che non parlavano con nessuno e nessuno parlava con loro) e i pazzi generici. Altre condivisioni non ne ho avute. Il primo editore che ho conosciuto è stato Giorgio Pozzi di Fernandel nel 2001, è l’ho conosciuto quando mi ha chiamato in redazione per dirmi che avrebbe pubblicato il mio romanzo d’esordio.

Quindi dubito vorrai partecipare al nostro prossimo contest letterario, vero?!
Difficilmente dico di no.

Come si fa a dire di no ad un contest con questo titolo:“Vasco Rossi, il culo di Belen e il gattocane”? Sembra completamente folle ma... lo è! Guarda che ti prendo in parola!
Beh, ho scritto un romanzo che si poteva riassumere con: Supereroi del quartiere Saragozza contro David Bowie, il cantante delle Tarantole del rock scrive Blowin’ in the wind, un cd di Paris Hilton mischiato a un pacco di riviste porno viaggia tra gli universi e diventa una melodia. E un mio racconto si intitolava Lesbosuore contro Daitarn III. Non mi spaventa nulla.

Perfetto, ritieniti incastrato. Il concorso ha genere libero però dentro al racconto è obbligatorio scegliere almeno quattro delle quindici “chiavi” proposte. Le chiavi possono essere parole, battute di dialogo o caratteristiche di un personaggio. C'è il tresette, c'è “il culo di Belen”, Vasco Rossi, un piede mozzato e altro. Dice che partecipa anche Simone Marzini, l'autore del fortunato Nordest Farwest (lo conosci?)!
E si vince una fantasmagorica maglietta di pescepirata!


La indosserò con gioia.

(Prima devi vincerla!)
Come si diventa Gianluca Morozzi?


Partecipando a 80 concorsi letterari e perdendone 80 senza scoraggiarsi. Imparando a copiare gli stili di cinque scrittori diversi, per poi trovare il proprio. Continuando a leggere senza cadere nella sindrome del ginecologo, cioè, leggendo per il piacere della lettura e per autoalimentare la creatività. Andando in giro per tutta l’Italia a presentare i propri libri in contesti molto belli e in contesti molto brutti, davanti a cento persone oppure a tre, sempre sorridendo come Marino Severini dei Gang. E scrivendo un po’ tutti i giorni. Anche soltanto una pagina.

Un mix di testardaggine e allenamento. Ma il talento? Ti senti baciato dal Dio della scrittura, oppure ti senti un buon manovale che con tanta costanza tira su delle belle case? Per capirci, sei più Paramatti o Kolyvanov?

Un Alessandro Diamanti. Nato con il talento innato, ma preciso e puntuale agli allenamenti. Non uno che il talento lo butta via come un qualsiasi Adriano.

Dici poco... il mio idolo! Lui è completamente pazzo, tipo che arriva agli allenamenti con le piume di struzzo o la pelliccia. Sei folle pure te, almeno un po'?

Ho un tipo misurato e controllato di follia che mi permette di mantenere una decorosa vita sociale e di non spaventare le ragazze. La pazzia va incanalata per farla diventare creatività. Però non so tirare le punizioni nel sette come Diamanti.

(Guarda caso l'hanno squalificato alla vigilia della partita con la Juve...)

Stiamo pubblicando sul ns blog i ”raptus creativi” dei ns utenti, cioè i racconti di come assecondano e incanalano l'ispirazione verso la scrittura. Ce ne sono di divertentissimi! Tu come trovi l'ispirazione, come ti scocca la scintilla di un romanzo? Per esempio: l'idea di Blackout come diavolo ti è venuta?

Da un what if, ovvero: cosa succederebbe se…? Cosa succederebbe se oggi, domenica di ferragosto, quest’ascensore si fermasse con dentro me, il cavalier Poluzzi di anni 90 e la vedova Bianchi di 75? Qualcuno ha rinunciato alle vacanze per venire a tirarci fuori? E se il cavalier Poluzzi invece fosse un serial killer? E se la vedova Bianchi fosse la barista che ho visto oggi pomeriggio nell’unico bar aperto a Bologna la domenica di ferragosto?

Parliamo dei romanzi di genere, il giallo è stato sdoganato dal filone dei Lucarelli & co. ma per certi versi tutta le letteratura di genere è sempre stata vista come figlia di un dio minore. Tanti tuoi romanzi sono noir o comunque hanno sfumature gialle, però mi pare che quasi tutti abbiano una base di narrativa pura. Che rapporto c'è tra azione e narrazione; quanto hai bisogno che ci siano fatti, tensione e trama nelle storie che scrivi?

Ho bisogno che ci sia uno straccio di storia, di personaggi, di dialoghi. Mi annoierei a scrivere duecento pagine di soliloquio interiore indagando l’animo dell’Io Narrante. Non sono così bravo. E sono consapevole del fatto che di là c’è un lettore, che deve essere disposto a seguirmi anche nelle mie contorsioni e nelle mie risoluzioni inusuali delle trame, sapendo però che da qualche parte andiamo a parare. Per divertirlo sono disposto a tutto, a infilare nelle mie storie David Bowie di un mondo parallelo, Al Pacino a Venezia, il sosia padovano di Bob Dylan, orrendi serial killer, secondo il principio: se mi diverto io, si diverte anche il lettore. Certo, non è matematico che questo accada, ma è matematico il contrario: se mi annoio io a scrivere un romanzo, il lettore si annoia di certo quando poi gli tocca leggerlo.

Com'è oggi la scena letteraria bolognese? Di nomi nuovi di un certo livello ce ne sono, ci sei tu, c'è Marilù Oliva, c'è Berselli, Massimo Vitali, Simona Vinci (un po' fuori Bologna per la verità), Enrico Brizzi, Grazia Verasani.. Pensi che un movimento letterario che fa corpo unico, che si frequenta e si da man forte, penso ai Sugarpulp di Padova, possa esistere a Bologna?

Ma quello già c’è. Ci si conosce un po’ tutti, ci si aiuta, ci si frequenta più che volentieri, ci si presenta a vicenda, si va ognuno alle presentazioni degli altri, se possibile. La scena è bella fertile, qui. Come del resto è sempre stata.

A proposito di Bologna, ci salviamo quest'anno?
Io la vedo grigia... perdere a Siena e Cagliari dopo aver dominato è un brutto segnale. Manca peso in mezzo e anche dietro, l'assenza di Portanova, Raggi e Mudy si sente. Mettiamoci anche il deficit di personalità della dipartita di Di Vaio... Che ne pensi?


Mah, adesso magari cominciamo a giocare con Diamanti dietro Gabbiadini e Gilardino, Portanova rientra, a gennaio cerchiamo di farci dare un paio di prestiti… non sarà facile per niente, lo so, ma lo penso tutti gli anni, quando arriviamo a ottobre avendo 6-7-massimo 9 punti.

Intanto oggi, si prevede una grandinata sul Dallara (Bologna-Inter)...

Sì, è stata una di quelle giornate deliziose, piacevolissime, in cui la celebre hard rain dylaniana si è abbattuta su di noi coadiuvata da un simpatico gelido vento, e l’Inter ha fatto tre tiri in porta e tre gol, aiutata dalla nostra statuaria difesa. Ma le sconfitte in casa sotto la pioggia ghiacciata dell’autunno ti fanno apprezzare ancora di più le vittorie sotto il sole di primavera.

Ti piace la radio? Mi sembra che nel mare dei media sia uno dei mezzi più vicini al libro, sei d'accordo? Hai dei programmi preferiti?

La faccio anche, la radio. Il mercoledì mattina io, Moreno Spirogi degli Avvoltoi e Stefano Migliore abbiamo un programma chiamato L’era del Moroz, dove metto musica obsoleta e rumorosa, discorro, propongo temi assurdi, e facciamo una rassegna stampa oldie, leggendo gli articoli di quei bei giornali tipo Italia Oggi del 1969. Moreno ha la rubrica La bottega dei ricordi, in cui ripesca dei singoli assurdi tipo Cara droga, e io ho la rubrica Il pippone su Bob Dylan. Imperdibile!

Radio Città Fujiko?
E i programmi che parlano di libri? Li ascolti, ti annoiano? Fahrenheit su radio 3?


No, ascolto Fahrenheit, in effetti, e le radio rock, e le trasmissioni locali di calcio, e poi varie ed eventuali.

Chiudiamo con un disco, mi sembra il modo migliore di chiudere un'intervista ad uno scrittore! Consigliamoci un disco e andiamo in pace. Il mio è Rubber Factory dei The Black Keys, del 2004, registrata dentro ad una fabbrica. I suoni sono oltremodo sporchi e c'è un sacco di blues, te lo raccomando!
Ora tocca a te!

Yankee Hotel Foxtrot, dei Wilco.

Che il rock sia con te.


Black Bart
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