lunedì 28 gennaio 2013

Bollettino di navigazione, 21 gennaio, secondo anno in mare



Scrivo in vece dei capitani perchè... vi ricordate che volevo partecipare al Guinness dei Primati? Mi sono accorto che ho scritto a quello sbagliato, loro accettano solo record fatti da scimmie. Per cui sono indeciso: provare a competere con un gorilla sulla quantità di banane ingerite in un'ora? Se no potrei provare con il culo più rosso con i babbuini... Hum... Consigli?

Questa settimana la nave avanza mi pare in modo un po' scostante. Secondo me c'è qualcosa che non va, è tutta la settimana che tedio il capitano con 'sta cosa. Mi ha detto che forse ci sarà una gomma a terra, e che se non la smetto mi ci manda a guardare a me, sotto la chiglia. Boh.

Di chiacchiere e facezie come al solito tante, in Taverna. Se riuscite a recuperare un po' di grog, andate a salutare anche il nuovo imbarco in Giuramento, con il tipico canto popolare delle Isole Vergini: Vinassa, Vinassa E Fiaschi De Vin.

Chiacchiere un po' più letterarie in Festival dove il capitano, gazza e kerika ci raccontano della loro serata a Verona. In Mondo web si segnala un blog di recensioni, in Esperienze editoriali si parla di Amazon KDP e in L'ora del tè c'è l'esperienza di produzione dal basso del nostro prof. Consiglio da seguire e sostenere (quanto sarebbe bello se il mondo funzionasse così?)

Di letture poi si parla in Libri sul comodino, in Top 10 con una nuova classifica e nella Gazzetta dei concorsi con un nuovo racconto molto 'letterario'.

Da leggere poi c'è sempre lo Spazio autori con tre nuovi racconti e la proclamazione del racconto del mese di dicembre (onore a Barbara!)

Da lavorare poi ce n'è, eh se ce n'è! In Allenamento sempre attive nuove sfide, così come in Area contest, in attesa del nuovo contest ufficiale.

Poi sempre lavori da editare in Editatemi, lavori in corso in Scrittura assistita...

E per chi vuole imparare, la nostra nuova Area didattica si ingrassa ogni settimana: la prima lezione del corso C&P (cani e porci) è lì ad attendere, e gli Spunti di Yukie continuano a destare interesse, i vecchi come i nuovi sempre in arrivo.

E così, tra un arrembaggio e una virata, tra un'isola del tesoro e un inseguimento di una goletta carica di preziosi, la nave fila verso mete sempre nuove.
Il capitano urla i suoi ordini alla ciurma, noi facciamo di sì con la testa e lo ignoriamo gridando: Alla via così!


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mercoledì 23 gennaio 2013

Appello al buon cuore del lettore


Quando un buon romanzo, di uno scrittore con grandi potenzialità, ha l'occasione di arrivare in libreria attraverso un sistema di prenotazioni pre-pubblicazione, che si fa?

Quando un conoscente ha questa occasione (che passa dalle prenotazioni perché l'editoria è in crisi, non certo perché non potesse essere publicato per direttissima), si volge lo sguardo altrove?

10 euro, nessuna spesa di spedizione.

Domani potrebbe capitare a te e imbatterti nella stessa indifferenza.
O gelosia.
O chissà-che-cosa.

Io l'ho letto e vi dico che merita per originalità e scrittura.
E ne ho prenotate 5 copie, non una (!).

Prenotate la vostra, please.
http://www.produzionidalbasso.com/pdb_1838.html

(e non dite che vi propinano solo Fabio Volo o le cinquanta sfumature di grigio se poi non fate niente per qualcosa di diverso)



martedì 22 gennaio 2013

Appunti di scrittura creativa di Yukie: 8 - Il Cliffhanger

Stiamo guardando la nostra serie preferita in televisione: la scena è altamente drammatica, il protagonista sta facendo a pugni con l’antagonista proprio a ridosso di una scogliera, ogni tanto i piedi dell’uno o dell’altro scivolano pericolosamente sul bordo (facendo rotolare terra e sassi giù dal precipizio); il nostro eroe sembra avere la meglio, quando un colpo ben assestato dell’antagonista gli fa perdere l’equilibrio. Il poverino barcolla e cade nel vuoto. Cuore in gola (il nostro): l’eroe ha avuto la peggio? La camera scende a inquadrarlo: eccolo è ancora vivo, con le mani aggrappate alla scogliera e i piedi nel vuoto. Sotto di lui gelide correnti pronte a inghiottirlo. – FINE – Titoli di coda.

E il nostro eroe? Per sapere se e come se la caverà dobbiamo attendere la prossima puntata.

Questo è un cliffhanger (che significa letteralmente “appeso alla scogliera” ;) ), un espediente narrativo che consiste nell’interrompere la narrazione in corrispondenza di un colpo di scena, prima della sua risoluzione, in modo da tenere lo spettatore in tensione e con la curiosità di vedere la puntata successiva.
È una tecnica molto usata nelle serie televisive, dove spesso c’è una trama più breve, che si sviluppa e si conclude nell’arco della puntata, e una sottotrama che dura per tutta la serie o addirittura per più stagioni (e di solito nel finale di stagione c’è l’interruzione più emozionante e più brusca, perché deve tenere viva la fedeltà dello spettatore per un lasso di diversi mesi).

Non pensate che questa sia una tecnica solo televisiva e cinematografica: era già stata sfruttata da scrittori illustri come Alexandre Dumas padre con “I tre moschettieri” e Victor Hugo con “I miserabili”, entrambi usciti per la prima volta come romanzi d’appendice, ossia a puntate, pubblicati a cadenza settimanale su quotidiani.

E se non scriviamo a puntate? Questa tecnica si presta bene per tenere alto l’interesse del lettore a ogni fine capitolo. C’è chi la usa per introdurre nel capitolo 1 il protagonista, farlo conoscere al lettore e lasciarlo in una situazione aperta (meglio se rischiosa) a fine capitolo. Il capitolo 2 si apre con un altro personaggio e con una storia apparentemente slegata dalla precedente, che si conclude con un'altra situazione aperta, per riprendere nel capitolo 3 le fila del primo o aprire una terza trama con un terzo protagonista (che manco a dirlo verrà lasciata in sospeso). L’importante è che alla fine tutte le situazioni aperte vengano risolte e possibilmente in maniera originale e credibile, altrimenti è meglio che i lettori infuriati non vengano a sapere il nostro indirizzo di casa… zac
Stephen King è maestro in quest’arte, ma anche un certo Simone Marzini non se la cava male con questa tecnica.

Questo è tutto, per oggi. Possiamo parlare di cliffhanger letterari o televisivi che ci hanno tenuto col fiato sospeso. O della volta che abbiamo usato questa tecnica in qualche nostro scritto.

Tenevi pronti, perché la prossima settimana vi parlerò di
Yukie

lunedì 21 gennaio 2013

Alberto De Poli secondo classificato


Secondo classificato dell'ultimo concorso letterario di Pescepirata: Alberto De Poli che esibisce con molta charme la maglietta-premio!
Grande Alberto!
(se non son matti non ci piacciono!)


http://www.pescepirata.it

Bollettino di navigazione, 21 gennaio, secondo anno in mare



Scrivo in vece dei capitani perchè ho provato a far passare questa mia lunga sostituzione alla redazione del bollettino come record al Guinness dei Primati. Non mi hanno preso. Adesso mi sto dando alla abilità di tenere in equilibrio una sciabola sulla punta della lingua; mentre scrivo il bollettino, ovviamente. Vi terrò aggiornati.

Questa settimana la nave viaggia tra nuove correnti e vecchie rotte. Tante le novità:

Sta nascendo l'ASSOCIAZIONE CULTURALE PESCEPIRATA, e con lei l'area apposita sul forum. Seguiranno notizie più precise...

L'Area didattica, appena rinnovata, si sta riempiendo: comincia il rutilante bucolico corso di scrittura creativa per animali di tutti i generi, mentre riprendono gli spunti di Yukie con la regola del tre (non dell'amico). Tutti da leggere!

Anche lo Spazio autori è stato riorganizzato: oltre ad alcuni nuovi pezzi, sta per scadere la votazione del racconto del mese, mi raccomando.

Come sempre poi, quattro nuovi imbarchi in Giuramento da salutare con adeguato 'Yo-ho-ho!'.

Ancora in Allenamento, oltre a qualche vecchio argomento ripreso, una nuova sfida in cui raccontare un brano musicale.

Sempre il solito da da fare poi: in Editatemi tre pezzi sotto torchio e in Scrittura assistita il nuovo finale del romanzo di Elisa.

Poi chiacchiere in Taverna, in L'ora del tè, in Esperienze editoriali dove si parla di agenzie letterarie e in Mondo web. In Area contest potete vedere la maglietta vinta da Sara come premio per il contest mentre in Libri sul comodino una nuova recensione e un nuovo concorso in Gazzetta dei concorsi.

E così, tra una facezia e una... facezia, anche questo bollettino è terminato. Non mi resta che lanciarvi il mio augurio ormai posto sotto copyright, copyleft e copyalcentro: Alla via così!

www.pescepirata.it
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sabato 19 gennaio 2013

Sara Vannelli con il premio

La vincitrice dell'ultimo concorso letterario di Pescepirata: Sara Vannelli con la maglietta-premio!
Brava Sara!!


http://www.pescepirata.it

lunedì 14 gennaio 2013

Bollettino di navigazione, 14 gennaio, secondo anno in mare



Scrivo in vece dei capitani perchè ormai ci ho perso le speranze. Basta, non dico più altro, uffa, io non scrivo più una riga. Adesso voglio proprio vedere come fate a farmi fare questo bel lavoro... Ahi, capitano, che è questa punta che sento nella schiena? Indovino? Ma no, facciamo che mi metto a scrivere.

Questa settimana il vascello viaggia sotto venti stabili tra folate di bufera e sporadici sprazzi di sole. Finito il contest le energie si stanno spargendo su vari fronti.
Novità della settimana la riorganizzazione dell'Area didattica (ex Tecnica) con due nuove sezioni sugli spunti di Yukie e un nuovo manuale più o meno narrativo o che (non lo sappiamo neanche noi che cos'è, figuararsi).

Per il resto due nuovi imbarchi in Giuramento devono essere accolti come si deve: andate a lanciargli il vostro migliore Yo-ho-ho!

Chiacchiere come al solito, se non di più, in Taverna dove si è continuato a parlare di digitale, tra notizie più brutte e sonore cagate (davvero).
Anche ne L'ora del tè non è stato da meno: si parla di critica, manuali di scrittura e Rowling, citata anche nelle due recensioni ne Libri sul comodino.

Completano il quadro Esperienze editoriali dove si parla di POD e agenzie letterarie, una nuova Top 10 e Mondo web dove si parla ancora di Inbooki.

Due concorsi in Gazzetta dei concorsi ci portano al lavoro da fare:

Intanto, in Scrittura assistita il lavoro di Peta affianca quello appena finito di Elisa! Da non perdere. Poi in Editatemi un racconto da ripulire per bene per un concorso e infine in Spazio autori c'è la votazione del racconto di dicembre oltre a quattro nuovi lavori.

Mi pare che ci sia da darsi da fare, che dite? Allora affilate le penne, alzate i calici, e gridate con me: alla via così!


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lunedì 7 gennaio 2013

Bollettino di navigazione, 7 gennaio, secondo anno in mare



Scrivo in vece dei capitani perchè morto un anno se ne fa un altro. Da cui si deduce che Papa nuovo vita nuova. E con questo cosa volevo dire? A chi indovina il privilegio di scrivere il prossimo bollettino.

Questa settimana il mare di Champagne in cui navigavamo con la nostra nave fatta di panettone, alberi di cioccolato e vele di tagliatelle sembra essere tornato fredda acqua salata mossa da fieri cavalloni sbuffanti schiuma. Hansel e Gretel non si vedono più, forse se ne sono andati quando hanno scoperto che il capitano Anne non era la strega che li voleva cuocere nel pentolone. Chissà come mai tutto è tornato normale? Forse che la sbroza è passata? Non so.

Di certo c'è l'imbarco di tre dico tre sottolineo tre nuovi filibustieri arrivati in una scialuppa di legno (non di cioccolato, anche se su un fianco c'è un morso sospetto). Salutateli con una residuata canzone natalizio-piratesca (suggerisco Astro del Grog) in Giuramento.

Fatto ciò, questa settiamana c'è stato poco lavoro pratico ma tanto da discutere:
In SOS tecnologico si parla di kindle e di impressioni d'uso.
In Mondo web si segnala una iniziativa curiosa su un nuovo tipo di libri interattivi.
Ne L'ora del tè si parla di longevità di autori e, forse con attinenza, della Rowling; oltre che di una "sintesi genetica tra questo forum e le poste italiane": una nuova produzione dal basso.
In Taverna poi ci si è fatti gli auguri, si è alzato (un po' troppo) i calici, si è ballato e festeggiato tutti nudi al chiaro di luna e poi si e dimenticato tutto. Ah, e si è discusso di dialetto, ricette, e qualcuno ha avuto una visione sul futuro del libro digitale (mi sa che quei funghetti colorati cresciuti sulle patate era meglio cavarli prima di mangiarle).

Da leggere, invece, due nuove recensioni in Libri sul comodino, in attesa della sfida finale in Area contest tra i due finalisti de "Le mille morti dell'uomo delle stelle" (ahr, Steve, ti aspetto!)

Da fare poi, oltre alla segnalazione di un'iniziativa su come scrivere videoclip in Festival, due lavori in corso in Editatemi, e sempre in lavorazione i due libri di Peta e Marlene in Scrittura assistita.

Insomma, nonostante le feste e l'overdose di zuccheri la nave procede sull'onda della buona scrittura creativa (TM), preparandosi per il 2013 alle tante novità che ci saranno. Per cui vi dico con i capelli pettinati all'indietro e gli occhialoni quadrati: allegriaaa! Alla via così!

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martedì 1 gennaio 2013

Un cuore buttato


Neonato trovato nel water di un fast food

ANSA: Ha partorito in un bagno di un Mc Donald's di Roma, poi lo ha gettato nel water ed è scappata via. Il piccolo è rimasto per nove lunghissimi minuti nell'acqua prima di essere scoperto e salvato da un dipendente del fast food allarmato da due clienti ancora sotto shock per la scena alla quale si sono trovate di fronte. In ospedale l'hanno chiamato Emanuele, pesa piu' di tre chili ed e' in discrete condizioni, considerando quanto ha gia' passato.

Anna correva nel buio con la sola vestaglia, senza sentire il freddo né il dolore ai piedi scalzi.
Sentiva solo il sangue colarle tra le cosce e rimescolarsi alla sua colpa, al suo fiato, al suo sudore, al mulinnello scomposto delle gambe; tutto si ingarbugliava ai suoi pensieri in un turbine senza forma, che scivolava via sull'asfalto.
Suo padre glielo diceva sempre: sai solo fare delle cazzate, mai che ne combini una giusta. Merda, quella volta ne aveva fatte anche troppe di cazzate, anche troppe.
Adesso però stai concentrata Anna, corri verso la discarica. Non cadere, Anna, cazzo non svenire adesso, ormai ci sei.
Tutte quelle pasticche, ieri sera alla festa; il fumo, o forse l'alcool, forse tutto insieme; incinta, cazzo. E poi quell'idea, e l'aveva fatto, davvero.
Non si ricordava neanche più. Tutto si confondeva... Ma adesso non cadere, il cancello aperto, ecco, rimani lucida. Adesso devi rimediare, forse non è tardi.
L'aveva buttato nel camion, un'ora prima, avvolto in un sacco di vestiti. No, no, non per soffocarlo... inconsciamente l'aveva avvolto per proteggerlo; davvero...
Anna si sentiva consumare; il sangue, la vita, le forze fuggire via. Mi sto disintegrando, pensò, così non rimarrà niente di me quando arriverò.
E invece arrivò alla distesa di rifiuti e le vide: le luci dei fari del camion della spazzatura.
Anna cominciò a camminare sul pattume tenendosi il grembo per il dolore. Il camion cominciò a versare il suo contenuto.
Così l'avrebbero ucciso!
- NO! - Urlò più forte che potè, piegandosi sulle ginocchia, mentre suo padre le urlava nelle orecchie: sei solo una puttana!
Il camion era lontano, troppo lontano. Ma si fermò.
Anna si spazzò con la manica della vestaglia le lacrime che le stavano oscurando la vista. Riprese a correre, arrivò a vedere l'uomo accanto al camion, lo raggiunse.
Quello non la guardò nemmeno, stava rovistando tra i rifiuti.
Quando Anna gli fu accanto, l'uomo tirò fuori qualcosa. Anna spalancò la bocca ma non riuscì a gridare: l'uomo aveva in mano un braccino; mano e mezzo avambraccio.
Anna cadde sulle ginocchia, le lacrime di nuovo gli riempirono gli occhi, la testa girò: sei solo una combina cazzate, troietta!
Per un attimo tutto fu buio poi una mano la scosse: - Signorina!
Una forza la sollevò mentre tornava a sentire, a vedere. L'uomo la stava tenendo, sorrise: - Signorina, guardi, è solo una bambola.
Anna si spazzò gli occhi, guardò il braccino che l'uomo le porgeva, assieme alla testa di plastica, al corpo e al vestitino.
Anna sentì le forze tornare; seguite dalla voce nella testa: fossi almeno capace di sistemare i casini che combini, troietta!
Questa volta no papà, questa volta sistemo tutto: - Presto, c'è un bambino, uno vero! In un sacco blu, lì in mezzo!
- Ma cosa dice...
- Sì, l'ho... gettato io... ma adesso mi aiuti!
Si misero a cercare con rabbia. Poco dopo trovarono il fagotto, ancora sul camion. I vestiti in cui era avvolto attutivano i vagiti, ma avevano tenuto vivo il bimbo. Il pianto li investì quando il piccolo venne liberato.
L'uomo prese il corpicino e salì sul camion. Anna fece per seguirlo ma quello la fulminò con lo sguardo dell'angelo giustiziere: - Signorina, lei stia qui, le mando un'ambulanza. Ha perso troppo sangue.
Il camion partì e Anna si sdraiò tra i rifiuti, sola nel buio.







MasMas


Stile: racconto ispirato
Notizia principale: http://www.ansa.it/mobile/fdg/8008432.html

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