lunedì 29 febbraio 2016

Bollettino di navigazione: 29 febbraio - sesto anno in mare



Pirati! Ma lo sapete che giorno è oggi? È un giorno particolare, perchè ce n'è solo uno ogni quattro anni, ma non vi starò a spegare tutta la storia della precessione degli equinozii o di altri cavalliconsaguinei, anche perchè noi marinai non l'abbiamo mai capita; noi navighiamo seguendo le stelle, e qualche volta arriviamo dove volevamo arrivare.

Comunque di cose ne sono successe tante questa settimana, quindi se ne dimentico qualcuna perdonatemi, ma negli ultimi giorni il rum è scorso a fiumi, fra bagordi e festeggiamenti. E a proposito di festeggiamenti la scorsa settimana abbiamo festeggiato il compleanno di PescePiratA <o> e l'abbiamo fatto alla nostra maniera con un super mini flash contest. Tra l'altro state all'erta, perchè probabilmente vi chiederemo di continuare la storia
E siccome era avanzato ancora del rum ieri ci siamo giocati l'ultimo boccale in una sfida tra prosa e rima.
Poi che dire, è stata una settimana ricca di imbarchi pirati vecchi e nuovi sono ora a pulire il ponte e controllare le sartie (qualsiasi cosa voglia dire)
In spazio autori troverete davvero tanti racconti questo mese da leggere e fra i quali sarete chiamati a votare il vincitore di febbraio.
In laboratorio abbiamo completato una valutazione e continua il lavoro sperimentale sui romanzi di Monia e di Fabio. Mentre Paolino ha raccolto e ordinato altri spunti che potete trovare come sempre in area didattica.
E poi ehm, gluck, hic, mi sa che devo finire di smaltire il rum di ieri sera, non scordatevi qualche volta di fare un giro sul nostro blog.
Ed ora pirati delle mie braghe (forse non era così, boh)
Alla via! Così!

venerdì 26 febbraio 2016

Per Olov Enquist - IL LIBRO DELLE PARABOLE - Iperborea

Per Olov Enquist

IL LIBRO DELLE PARABOLE
Un romanzo d'amore


Iperborea

http://iperborea.com/titolo/393/


=====================================================================

L’occhio gli cadde su una copertina. Il libro delle parabole. Parabole!? Si parla forse di religione? È il commento di questo autore svedese, Per Olov Enquist, al Vangelo?

Lo prese in mano e si accorse del sottotitolo: Un romanzo d’amore. L’amore!! Gesù ha parlato di amore, certo – no, non soltanto parlato, ne sapeva molto di amore, lui! – e gli scrittori di ogni epoca hanno parlato di amore. Si possono scrivere ancora libri sull’amore? Si devono scrivere! L’uomo non deve mai stancarsi di farlo. Ogni parola di un libro sull’amore è un fiammifero che si accende nelle notti feroci, una stella cadente che appare, anche solo per un attimo – ma appare.

Guardò l’indice. Nove parabole. No, nove capitoli. Ma insomma! Secondo il sottotitolo, si trattava di un romanzo! Un romanzo fatto di parabole. Pazzesco!!

Aprì a caso e capì subito che quel libro era suo, che doveva leggerlo, che gli avrebbe dato molto. Trovò subito una chiave per capire cosa fossero le parabole. “Si tratta spesso di piccole facezie che virano rapidamente verso qualcosa di nero come la notte”. Lesse pagine sparse. Quelle dell’autore non sono “vicende” o “storie”, ma “parabole”. Enquist vuole dunque farci riflettere sul significato della sua propria vita? O della nostra (dei lettori) vita, mettendoci a disposizione la sua biografia? O cerca una chiave di lettura per iniziare a comprendere se stesso – perché mai si potrà finire? Tutte spiegazioni valide – perché no? Tutte! Il mondo è ampio, enorme, c’è posto per tutto e tutti. E nonostante la notte sempre più buia, tutti, tutti! possono regalare una scintilla.

Pensò che la vita dell’autore era stata nera come la notte, perché questo libro parlava dell’autore – ma fece fatica a capirlo: gli occorse tempo. L’autore parlava di sé, ma in terza persona, come se – come se cosa? Come se per parlare di se stesso, Enquist avesse avuto bisogno di allontanarsi, di uscire dalla propria pelle così come dopo una lunga immersione su fondali intorbiditi da mareggiate senza fine, si nuoterebbe di corsa, polmoni che scoppiano, a riprendere aria. E solo là fuori, nonostante gli occhi che bruciano per il sale, il vento che risucchia ogni calore, è possibile narrarsi. Vivere quanto basta per narrarsi.
=====================================================================

Mi sono permesso di “recensire” questo testo attraverso uno scimmiottamento dello stile di Enquist, sperando di metterne in luce qualche aspetto. La terza persona per parlare di sé; l’uso del corsivo; la punteggiatura sovrabbondante. Il susseguirsi di frasi che di colpo sviano, conducono altrove, folgorano. Il libro delle parabole non è un libro da leggere. È da consultare, digerire, meditare, aprire a caso in un qualunque momento della giornata, e in ogni pagina si troverà polvere d’oro.


Paolino

mercoledì 17 febbraio 2016

Il Conto delle Minne- Giuseppina Torregrossa


“ ‘A MINNA è diventato un forno molto noto. Sono state soprattutto le donne a decretarne il successo.”
Siamo quasi alla fine del libro manca poco allo scioglimento del nodo di Agata. Perché Agata è la protagonista ma anche una serie di donne che dentro Agata escono come carte dal mazzo. Sono donne vere ma ormai mute. La nonna Agata con la ricetta delle minne che ogni 5 Febbraio le prepara alla santuzza per devozione, rimarrà per tutto il libro la donna portante oltre alla protagonista Agatina sua nipote, ma anche figlia infelice di una madre disattenta, anaffettiva. E poi ci sono le minne. Termine palerminato tondo che rimbalza in bocca per indicare il seno. Segno di abbondanza, di maternità ma anche crocevia di una famiglia che si scontra con il tumore. La scaramanzia molto nota degli isolani, il malocchio, l’amore, le femmine e i masculi che raccontano la storia di un’epoca, di un’Isola la Sicilia raccontata con realismo, ironia, la giusta dose di cinismo e devozione.
“Agatina qui in Sicilia isola di cruzzuni i desideri delle donne non contano niente, mentre quello che vogliono gli uomini diventa destino.”
La storia viene scritta dai matrimoni, dai corredi, ammassati nei pizzi a tombolo ancora da sfilare. Si infila nelle cantine e negli ulivi, si incastra tra i rami e tra le sottane di donne la cui identità è legata al loro potere di sedurre e di tenere in mano le sorti di una terra che è radice e prepotenza. Ma il destino diventa uno sfilatino al sesamo o una dolce minna con la crema di ricotta, languida come la donna dopo l’amore. Illude e pervade, ammalia e poi bastona.
C’è Palermo città a me cara, rivissuta nei suoi odori, nei suoi profumi e voci della Vucciria. C’è la mia appartenenza a un terra che rimane legata dentro  come i nodi degli ulivi ormai centenari ai lati delle strade di campagna. I racconti delle Zie che sono echi lontani e nenie profonde.  C’è il profumo delle mandorle, intenso, pungente, amaro e con quella dose di cianuro da stroncare la parola quando è troppa.
Il segreto delle Minne di nonna Agata?
L’essere pari.
Agata attraverserà la malattia che ha colpito la sua famiglia e che non risparmia neanche lei. Riscoprirà dentro di sé una forza che non aveva mai saputo di avere. La resistenza agli eventi catastrofici. La resilenza. E la vita passa attraversa la nascita di una nuova Agata.



domenica 14 febbraio 2016

“La mia Ostia, La mia Roma"



Questo è il tema della 16.ma Festa del Libro che si svolgerà sul Litorale romano il 20 e 21 Febbraio 2016 Un’iniziativa degna di nota grazie all’Associazione di volontariato culturale “Clemente Riva” nata nel 2010 che si propone di realizzare una serie di iniziative dove libri e parole sono alla base di un nuovo incontro fra le persone. La Festa del libro di Ostia e delle Letture sono il primo esempio di spaziocomunicazione tra “Autori e lettori “. L’associazione Clemente Riva organizza anche i concorsi nazionali di fotografia “Fotolibrando” e di poesia “Poetamare”.
La festa vede la collaborazione di numerose persone che unite nel sociale vogliono divulgare non solo la cultura intesa come bene comune ma anche l’amore per quest’ultima. I testi donati da piccole case editrici locali o da enti ben più grandi vengono messi a disposizione del pubblico che tramite un’offerta libera può portare a casa un prezioso libro. Prezioso perché il ricavato viene donato alla Caritas o al Centro per vita di Ostia.  I proventi di questa 16.ma manifestazione andranno alla Fondazione ANT Italia Onlus, che si occupa di assistenza domiciliare gratuita ai malati di tumore.  
L’appuntamento che si svolgerà il 20 e 21 Febbraio nei saloni della parrocchia di Santa Monica ad Ostia (acceso libero e gratuito) ospiterà la mostra fotografica di Aldo Marinelli e un’Area Bambini con giochi, disegni e letture animate a cura della libreria “Sognalibri”. La Festa proporrà la presentazioni dei nuovi libri di Massimo D’Adamo, Pierluigi Califano, Cinzia Baldini, Sandro Capodiferro, Pino Rampolla, Tiziana Lupi, SamanthaTerrasi, Ennio Montano. Previsti anche alcuni incontri speciali: con il giornalista e scrittore Salvatore Spoto, con Valentina Rizzi, scrittrice e promotrice della Casa editrice Bibliolibrò e del Mini-festival itinerante del libro per ragazzi, e con Mariarita Pocino, vice-presidente della Casa editrice Edilazio e vice-direttrice della rivista “Lazio ieri e oggi”. In programma anche un intervento di Maurizio Patrignanelli (Bookcrossing Ostia) e il lancio della seconda edizione del Concorso nazionale “Poetamare”, promosso dall’Associazione Clemente Riva in collaborazione con la libreria “Bookfelix”.
In entrambi i giorni uno stand di “Mamey Senzaglutine” contribuisce alla raccolta fondi di solidarietà con prodotti, ad offerta libera, per chi ha problemi di intolleranza alimentare. “Mamey Senzaglutine” è sponsor della manifestazione insieme a Bcc-Banca di Credito Cooperativo di Roma, Bookfelix, Canale 10, Falegnameria Bertolini e Sognalibri.

La Festa del Libro vuole essere così un incontro tra diverse realtà che sono parte del nostro vivere la quotidianità e come non far entrare un buon libro come amico?

sabato 13 febbraio 2016

Mattatoio N. 5 - Kurt Vonnegut


Alle 21:51 del 13 febbraio 1945 i primi Lancaster britannici iniziarono a sganciare il loro carico di bombe sul centro di Dresda. Questa sera, come da tradizione, a quella stessa ora le campane di tutte le chiese suoneranno in ricordo di quella tragica notte.


Io vorrei oggi ricordare quegli eventi attraverso un libro. Durante il bombardamento, infatti, lo scrittore americano Kurt Vonnegut si trovava proprio a Dresda, come prigioniero di guerra. Lo scrittore sopravvisse perché durante quella notte era rinchiuso nel sotterraneo del mattatoio e le spesse pareti lo protessero dalle esplosioni. Il mattatoio si trova proprio qui vicino, a poche fermate di tram da casa mia, oggi è un luogo di ritrovo per concerti rock. Vonnegut fu uno dei primi a camminare giorni dopo sulle rovine della città, anni dopo disse che sembrava di camminare sulla superficie della luna.
Ispirandosi a quegli eventi Kurt Vonnegut scrisse uno dei suoi capolavori, Mattatoio N. 5 che racconta la storia del suo alterego, Billy Pilgrim, un soldato americano disilluso e ingenuo, un soldato impreparato che si rifiuta di combattere e viene catturato durante l’offensiva delle Ardenne per essere poi spostato a Dresda dove sarà testimone di questi storici fatti.

Nell’incipit Vonnegut racconta:
“È tutto accaduto, più o meno. Le parti sulla guerra, in ogni caso, sono abbastanza vere. Un tale che conoscevo fu veramente ucciso, a Dresda, per aver preso una teiera che non era sua. Un altro tizio che conoscevo minacciò veramente di far uccidere i suoi nemici personali, dopo la guerra, da killer prezzolati. E così via. Ho cambiato tutti i nomi.
Io ci tornai veramente a Dresda, con i soldi della Fondazione Guggenheim (Dio la benedica), nel 1967. Somigliava molto a Dayton, nell'Ohio, ma c'erano più aree deserte che a Dayton. Nel terreno dovevano esserci tonnellate di ossa umane.”
Mattatoio n. 5 è un romanzo di fantascienza, ma di una fantascienza atipica, ci sono si gli alieni, le astronavi e i viaggi nel tempo, ma qui svolgono un ruolo diverso, sono l’espediente narrativo che permette all’autore di parlare d’altro, dell’atrocità della guerra, dell’insignificanza degli esseri umani di fronte alla grandezza dell’universo, gli permette di parlare del tempo, dello spazio e della sua filosofia.
Billy Pilgrim si muove nel tempo e nello spazio in modo casuale, disorganizzato, imprevedibile, può passare dal suo salotto di casa al bombardamento di Dresda, e poi ritrovarsi in una camera d’albergo di New York nel suo futuro. Nelle sue avventure Billy verrà anche catturato da un’astronave aliena e portato nello zoo Tralfamadore, dove sarà esposto come esponente della razza umana insieme ad una pornostar. Saranno proprio gli alieni di Tralfamadore a spiegargli il vero valore del tempo.
Mattatoio n. 5 è un libro che merita di essere letto, perché Vonnegut col suo stile un po’ folle e disincantato, a volte ironico ci porta a pensare, ci guida attraverso i viaggi nel tempo di Billy ad affrontare le grandi domande dell’umanità. Ci parla della guerra con quel suo tono schietto e disilluso, consapevole senza mai cercare compassione, e ci lascia un insegnamento che poi è il titolo di un altro suo libro “Quando siete felici,fateci caso”.

lunedì 8 febbraio 2016


Pare ieri che era ieri ed è già di nuovo oggi, cioè, è di nuovo giorno di bollettini.
E dire che a bordo ne succedono di cose.
Nell'ultimo porto abbiamo imbarcato un po' di nuovi pirati, se li volete conoscere sono in cambusa a studiare le map.. ehm, a pelare le patate.
Presi dall'atmosfera e ispirati dalla dolce brezza del mare e dal canto della nostra sirena stiamo tessendo lodi appassionate ai nostri oggetti più inutili.
Intanto, sul ponte tirato a lucido per l'occasione abbiamo proclamato ufficialmente tutti i vincitori del contest su Alice, insomma premio della critica, menzione speciale, ecc. ecc. quelle cose da notte degli oscar. Poi tutti a sfilare sul red carpet col vestito della festa, che è poi uguale a quello di tutti i giorni, solo con tutti i bottono abbottonati.
Nel frattempo abbiamo ripassato un po' gli n-loghi, studiate che domani interrogo :P
Proseguono le valutazioni (siamo al manoscritto 20) e le scritture assistite in laboratorio.
E avete visto che abbiamo anche ricominciato a scrivere sul nostro blog? Non l'avete visto? e dove guardavate? Su forza, in cima al trinchetto e guardate anche voi o!
E... già, dimenticavo, avete ancora un po' di tempo per votare il racconto di gennaio ;)
Insomma, non ci si ferma mai!
Alla via! Così!

venerdì 5 febbraio 2016

Compleanni letterari: William S. Burroughs

William Seward Burroughs
Nato il 5 febbraio 1914 a Saint Louis è stato uno scrittore a suo modo esponente della beat generation, ha vissuto una vita piena tra abuso di droga, una sessualità sofferta e incerta e un grandissimo amore per la parola scritta.

Dopo una laurea a Harvard, si mise in viaggio e in Europa sposò una giovane ebrea per garantirle un passaggio sicuro negli Stati Uniti; dopo l'attacco a Pearl Harbor si arruolò nell'esercito, ma anziché ottenere un grado da ufficiale venne destinato alla fanteria. L'esperienza lo rattristò a tal punto che la madre riuscì a farlo congedare con un certificato di disabilità civile, che gli rese impossibile arruolarsi nuovamente.

Nel 1944, assieme alla seconda moglie, divise un appartamento con Jack Kerouac e consorte, avvicinandosi così al movimento della Beat Generation. Durante questo periodo, lui e la moglie divennero dipendenti dalla morfina, dipendenza che lo portò a commettere qualche crimine.

Il primo romanzo edito dell'autore, Junkie, edito in Italia come La scimmia sulla schiena, racchiude parte delle sue esperienze di dipendenza dalla droga, in Checca (Queer) esplora se stesso e la sua sessualità attraverso un amore non corrisposto che evolve in una relazione di prostituzione e un viaggio alla ricerca di una sostanza in grado di manipolare le menti degli altri.

Nella sua carriera, Burroughs ha esplorato come meglio poteva l'universo della droga, della sessualità e della morte. È stato un autore di riferimento per numerosi autori come William Gibson, James Ballard, Alan Moore.

Cosa avete letto di questo incredibile autore? Qual è il vostro romanzo preferito?


giovedì 4 febbraio 2016

Compleanni letterari: Keigo Higashino

Keigo Higashino
Nato a Osaka il 4 febbraio 1958, ha lavorato come ingegnere alla DENSO fino ai 27 anni, quando ha vinto il premio per la miglior opera mistery (1985). Da allora, si è dedicato solo alla scrittura, ricoprendo per quattro anni (2009-2013) il ruolo di presidente dell'organizzazione letteraria Mistery Writers of Japan.

In Italia, sono stati tradotti solo alcuni dei romanzi dell'autore:

- Filastrocca per l'assassino (Il Giallo Mondadori - 2000);

- La seconda vita di Naoko (Dalai Editore - 2006);

- Il segreto del lago (Dalai Editore - 2007);

- Il sospettato X (Giunti Editore - 2012);

- L'impeccabile (Giunti Editore - 2013).

Il sospettato X e L'impeccabile sono due romanzi uniti dalla presenza di un personaggio ricorrente: il detective Galileo, un fisico che aiuta la polizia a risolvere i crimini attraverso il ragionamento deduttivo. Ne Il sospettato X, il fisico Galileo deve scontrarsi contro un brillante matematico, che fa di tutto per non far risolvere alla polizia il crimine su cui indaga.

Alla fine del 2015, la Panini ha finalmente portato nelle edicole italiane il manga in quattro albi di Heads, illustrato da Motoro Mase e sceneggiato da Higashino stesso, che si rifà a uno dei suoi primi romanzi: Henshin (1986) - Trasformazione, in cui un giovane - dopo essere entrato in coma a causa di un colpo di pistola alla testa - scopre di essere stato la cavia per il primo trapianto di cervello riuscito e l'incubo ha inizio.

Avete letto qualcosa di questo bravissimo autore?

martedì 2 febbraio 2016

Bollettino di navigazione, 1 febbraio, quinto anno in mare


Dove siamo, chiedete o voi che leggete questo bollettino.

Eh, sembra facile. Eppure, sapete, succede che si è chiusa la votazione per il contest più centocinquantenario che c'era, buon compleanno Alice, e così si è fatto festa, Yukie ha portato il rum buono, e versa qui versa là abbiam versato sulla carta nautica.

Che ci faceva fuori coperta la carta nautica? Eh beh, sapete che abbiam lanciato una mini-sfida per San Valentino. C'è chi ha pensato bene di far fare una passeggiata a lume di luna alla carta in questione.

Allora che fai, che non fai, cerchi di agguantare la prima carta che trovi. Così il buon Giuseppe mi ha passato il libro che aveva appena recensito. Solo che, se sapete che libro è, figurati: ha cominciato a sbuffare fuliggine, e la carta è diventata ancora più un disastro!

Per fortuna lì accanto c'era Paolino che aveva appena scritto di punteggiatura in area didattica. La sua provvidenziale bandana ha asciugato il misfatto.

Solo che non è finita qui. Perché mentre cercavamo di ripassare ciò che ancora si vedeva della carta, sono arrivati gli autori dei racconti del mese, con la foga di votare. E via alla mandria, spintoni, botte, e cartina per terra calpestata peggio di una sogliola.

E insomma, adesso non ci resta che navigare a vista.

Ma in fondo che ci frega? La taverna è sempre piena di chiacchiere, abbiamo pure un altro manoscritto in valutazione, sempre nuovi concorsi segnalati, per cui non ci resta che augurarci: Alla via così!