sabato 13 febbraio 2016

Mattatoio N. 5 - Kurt Vonnegut


Alle 21:51 del 13 febbraio 1945 i primi Lancaster britannici iniziarono a sganciare il loro carico di bombe sul centro di Dresda. Questa sera, come da tradizione, a quella stessa ora le campane di tutte le chiese suoneranno in ricordo di quella tragica notte.


Io vorrei oggi ricordare quegli eventi attraverso un libro. Durante il bombardamento, infatti, lo scrittore americano Kurt Vonnegut si trovava proprio a Dresda, come prigioniero di guerra. Lo scrittore sopravvisse perché durante quella notte era rinchiuso nel sotterraneo del mattatoio e le spesse pareti lo protessero dalle esplosioni. Il mattatoio si trova proprio qui vicino, a poche fermate di tram da casa mia, oggi è un luogo di ritrovo per concerti rock. Vonnegut fu uno dei primi a camminare giorni dopo sulle rovine della città, anni dopo disse che sembrava di camminare sulla superficie della luna.
Ispirandosi a quegli eventi Kurt Vonnegut scrisse uno dei suoi capolavori, Mattatoio N. 5 che racconta la storia del suo alterego, Billy Pilgrim, un soldato americano disilluso e ingenuo, un soldato impreparato che si rifiuta di combattere e viene catturato durante l’offensiva delle Ardenne per essere poi spostato a Dresda dove sarà testimone di questi storici fatti.

Nell’incipit Vonnegut racconta:
“È tutto accaduto, più o meno. Le parti sulla guerra, in ogni caso, sono abbastanza vere. Un tale che conoscevo fu veramente ucciso, a Dresda, per aver preso una teiera che non era sua. Un altro tizio che conoscevo minacciò veramente di far uccidere i suoi nemici personali, dopo la guerra, da killer prezzolati. E così via. Ho cambiato tutti i nomi.
Io ci tornai veramente a Dresda, con i soldi della Fondazione Guggenheim (Dio la benedica), nel 1967. Somigliava molto a Dayton, nell'Ohio, ma c'erano più aree deserte che a Dayton. Nel terreno dovevano esserci tonnellate di ossa umane.”
Mattatoio n. 5 è un romanzo di fantascienza, ma di una fantascienza atipica, ci sono si gli alieni, le astronavi e i viaggi nel tempo, ma qui svolgono un ruolo diverso, sono l’espediente narrativo che permette all’autore di parlare d’altro, dell’atrocità della guerra, dell’insignificanza degli esseri umani di fronte alla grandezza dell’universo, gli permette di parlare del tempo, dello spazio e della sua filosofia.
Billy Pilgrim si muove nel tempo e nello spazio in modo casuale, disorganizzato, imprevedibile, può passare dal suo salotto di casa al bombardamento di Dresda, e poi ritrovarsi in una camera d’albergo di New York nel suo futuro. Nelle sue avventure Billy verrà anche catturato da un’astronave aliena e portato nello zoo Tralfamadore, dove sarà esposto come esponente della razza umana insieme ad una pornostar. Saranno proprio gli alieni di Tralfamadore a spiegargli il vero valore del tempo.
Mattatoio n. 5 è un libro che merita di essere letto, perché Vonnegut col suo stile un po’ folle e disincantato, a volte ironico ci porta a pensare, ci guida attraverso i viaggi nel tempo di Billy ad affrontare le grandi domande dell’umanità. Ci parla della guerra con quel suo tono schietto e disilluso, consapevole senza mai cercare compassione, e ci lascia un insegnamento che poi è il titolo di un altro suo libro “Quando siete felici,fateci caso”.

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